L’estate è sempre un momento magico e i giorni di vacanza una parentesi necessaria per fare il pieno di relax, risate e nuovi incontri. Il corpo rifiorisce, grazie al riposo, alla vita all’aria aperta, all’abbronzatura.
Per chi ha la fortuna di poter fare qualche giorno di vacanza lontano dalla solita routine quotidiana, l’estate è davvero il massimo che si possa desiderare. Anche solo una settimana, anche solo cinque giorni, come succede nella storia d’amore che racconto nel mio libro “Un pezzo di Paradiso”. Cinque giorni che possono cambiare in meglio una vita, una persona, anche se poi la storia d’amore non andrà avanti.
Ai tempi dell’università, al rientro dalla pausa estiva, io e le mie amiche ci raccontavamo le nostre vacanze ed immancabilmente la maggior parte di loro tornava con il cuore in pezzi, perché avevano conosciuto “il grande amore” che però viveva lontano e quindi la separazione forzata le aveva distrutte.
Nonostante comprendessi perfettamente la sincerità del dolore che provavano, cercavo di far capire loro che non era quello il modo giusto per affrontare il distacco. Inutile piangere e disperarsi quando alla fine le cose non si potevano più cambiare. Le storie d’amore estive sono belle perché sono fugaci, vivono di momenti, che proprio perché brevi amplificano le emozioni dentro di noi.
Invece di piangere e di pensare solo a quello che è stato e che non tornerà più, ribaltiamo il punto di vista: viviamole come opportunità, come una parentesi gioiosa dal tran tran della vita quotidiana. Non rimpiangiamole. Sono storie impossibili da replicare nel mondo “reale”. Facciamo come la protagonista del mio libro, che grazie a quei cinque giorni d’amore rinasce e ritrova la voglia di vivere. Eccovi un estratto:
Oggi è un altro giorno
I miei sogni
sono i miei pensieri,
e il mio unico pensiero
sei tu.
Ricordi quei giorni
in cui sorridevamo al mare
e chiedevamo al giorno
di declinare in fretta
per lasciare spazio
al buio della notte
perché allora
era il nostro appuntamento?
Tu,
vent’anni,
tanti dolori,
tante speranze.
Io,
venticinque,
tanta sofferenza,
niente speranza.
Poi,
il Destino
unì le nostre strade che,
strano a dirsi,
andavano nella stessa direzione.
Ti vidi.
E cominciai a pensare
che forse
non eri lì per caso;
che l’amore poteva essere tornato
a risvegliare
il mio cuore spento
e deluso.
Tu non potevi sapere
che io
non ero più giovane,
non ero più viva,
non ero più niente.
Sono bastati
pochi giorni
per riportare alla memoria
il gusto della vita,
quella vera, quella che ci aspetta
ogni mattina
con il sorriso sulle labbra
e ci sussurra
che oggi è un altro giorno
per sorridere e per amare.
Se desiderate maggiori informazioni sul mio libro “Un pezzo di Paradiso. Diario di un amore (estivo)” cliccate qui: Un pezzo di Paradiso
2 Lovely Comments
Ciao Laura, mi piace il punto di vista che proponi nel tuo articolo. Spesso tendiamo a focalizzarci su ciò che non abbiamo, oppure a idealizzare il passato. Bella la poesia! Ciao
Ciao Isa, mi fa piacere quello che dici. Grazie! 🙂